Domenica 13 Marzo dalle 14.00 alle 02.00, Villa Bianco. Line up: Giammarco Orsini (Zu, O300f Recordings, Heko Records), Crocodile Soup (RAINBOW), Mattia Fontana (Clique Club), Alex Dima, Munir Nadir, BSKRS, Paolo Macrì..
Fresco fresco di una data al Sullivan room di New York, Massimo "Rills" Pisani è una solida realtà della scena house torinese.
Con uscite su 8bit, Esperanza, OFF e All inn records, il giovane resident di We play the music we love è senza ombra di dubbio la vera promessa di una città che contro ogni previsione e contro ogni crisi sta spiccando il volo verso l'universo del clubbing inteso non solo come ballo e sballo ma anche come ricerca musicale.
L'8 febbraio 2013, Apparat, al secolo Sascha Ring, aveva annunciato su Facebook l'uscita del suo prossimo album: Krieg und Frieden (Music for Theatre).
L'album è uscito il 15 febbraio per Mute Records. Come annuncia il titolo, l'album si configura come la colonna sonora per lo spettacolo teatrale del regista tedesco Sebastian Hartmann, ispirato al celeberrimo romanzo Guerra e pace di Lev Tolstoj.
Il disco risulta solo l'apice di un percorso iniziato diversi anni addietro da Sascha. L'autore berlinese, dopo diversi anni passati a militare nei club tedeschi e poi mondiali, con un background techno e minimal, ha iniziato ad avvicinarsi all'IDM per poi finire addirittura in teatro.
Il suo ultimo album The Devil's walk, risalente al 2011, era un esplicito segnale della svolta intrapresa da Apparat. Le tracce erano infatti quasi tutte accompagnate dalla sua voce, mentre i suoni, sempre meno elettronici rispetto agli inizi, erano frutto di strumenti quali tastiere, pianoforti, chitarre, violini e batterie.
Stufo dei soliti dj set, già il tour di quest'ultimo album si era svolto nei teatri, con il pubblico comodamente seduto sulle poltroncine, cullato dalle nuove sonorità sperimentate da Sascha.
E dopo aver fatto capolino nei teatri, Apparat ha deciso di rimanerci, componendo la colonna sonora per Krieg und Frieden.
Il disco è composto da dieci tracce, delle quali solo due cantate, anticipate dal singolo A Violent Sky, dense di suoni e atmosfere.
Il disco, come afferma lo stesso Apparat, è piuttosto strano, con pochi beat e un sacco di drone. In effetti i beat sono sporadici, spezzati e quasi mai continui e regolari. Spesso sono addirittura assenti. La musica drone è caratterizzata invece da note o suoni estesi e ripetuti detti bordoni. Le note o gli accordi vengono suonati in modo continuo per buona parte della composizione e contribuiscono a conferire teatralità al disco.
Le sensazioni che emergono ad un primo ascolto sono quelle dello spaesamento, della drammaticità, dell'ineluttabilità del destino come nelle tracce centrali dell'album Tod, Blank Page e PV.
I toni diventano leggermente meno cupi e un barlume di speranza sembra attraversare invece le ultime tracce.
Per chi fosse interessato ad assistere ad una performance live, Apparat sarà in Italia il 23 maggio all'Auditorium di Milano e il 24 maggio all'Hiroshima Mon Amour a Torino.