• 24 Hour Smoking People

    Partyharders Blog

  • OUTCAST #UHQM

    Domenica 13 Marzo dalle 14.00 alle 02.00, Villa Bianco. Line up: Giammarco Orsini (Zu, O300f Recordings, Heko Records), Crocodile Soup (RAINBOW), Mattia Fontana (Clique Club), Alex Dima, Munir Nadir, BSKRS, Paolo Macrì..

  • MOVEMENT 2015

    10th Edition - 31 October - Lingotto Fiere

giovedì 20 novembre 2014

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24HSP#29 - BSKRS

Vi presentiamo oggi gli ultimi arrivati in casa Outcast.
 In attesa dell'uscita delle loro prime produzioni deep house Andrea e Valerio, in arte "BSKRS"(Buskers), termine inglese che indica gli artisti di strada, si stanno velocemente affermando sulla scena torinese come neoresident di casa Outcast.
Dopo aver aperto quest'estate a Maceo Plex, sono infatti pronti per battere la strada ad un altro grande artista, domani per loro ci sarà il debutto ufficiale sulla consolle del Supermarket dove faranno il warm up a George Fitzgerald.
Godetene.



giovedì 2 ottobre 2014

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Giacomo Balla


Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) fu tra i protagonisti  del 
 futurismo, primo movimento d'avanguardia fondato da Marinetti nel 1909.

Balla, come altri pittori di quel periodo, incominciò a realizzare una serie di manifesti futuristi che diventarono il simbolo del progresso scientifico e tecnologico.

Tra il 1912 e il 1914  realizzò una serie di opere chiamate Compenetrazioni Iridescenti.
Si tratta di esperimenti del tutto nuovi sugli effetti della luce, dei colori e delle forme geometriche. Esse rappresentano un arte astratta caratteristica del periodo futurista. 


Compenetrazione radiale


 Compenetrazione Iridescente n.13

Le forme che Giacomo disegnava erano semplici, geometriche, ripetitive  e dipinte con colori puri. Il punto focale diventa fondamentale per trovare un vero "significato".
Queste opere risalgono a circa 100 anni fa, il che le rende ancora più stupefacenti

Vi propongo quindi una serie di dipinti che FURUR BALLA (così firmava le sue opere) realizzò fuori dagli schemi e dalle regole comuni.


Arazzo


Motivo per tappeto


Lampada ad arco


Forme grido


Dinamismo di un cane a guinzaglio



“Voi ci credete pazzi. Noi siamo invece i Primitivi di una nuova sensibilità completamente trasformata. Fuori dall'atmosfera in cui viviamo noi, non sono che tenebre. Noi Futuristi ascendiamo verso le vette più eccelse e più radiose, e ci proclamiamo Signori della Luce, poiché già beviamo alle fonti vive del sole"
(Balla, Carrà, Boccioni, Severini, Russolo. Milano 11 Aprile 1910).

sabato 20 settembre 2014

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BARRAKUD 2014 - Diary





Venerdì 8 agosto ore 23:00, caffè e si parte… 2 auto, 6 teste.
Carichi, felici e già pieni di adrenalina per la super line-up che ci aspetta a Pag per questo BARRAKUD 2014.
Coda, coda e ancora coda, arriviamo sull’isola alle 17:00 di sabato, esausti.
Senza le forze per la serata di apertura con: NICK MONACO, gli HUNTER / GAME e PISETZKY.
Si dorme…

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Domenica 10 agosto

Svegli e “quasi” riposati ci prepariamo per il Cocoon After Beach Party
con Ilario Alicante e Chris Tietjen.
Consolle in zona piscina, Papaya pieno di gente con una sola idea stampata in testa: FESTA!

Musica da “pomeriggio”, ritmi techno morbidi intervallati da qualche riconoscibile “chicca”.
Alicante più movimentato del solito, stupisce con un set che mette d’accordo tutti e ci fa ballare fino a chiusura.

Giusto il tempo di una doccia, cena e si riparte.

Di nuovo Papaya, di nuovo Cocoon…eccolo…sale…la folla esplode: SVEN VATH.

Un set variopinto e creativo…che ci mette un po’ a esplodere ma che ci appaga quasi al pieno…tanti bassi, ottime melodie…




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Lunedì 11 agosto

After Beach Party al Kalypso (uno dei locali più belli di Zrce per me) con gli HVOB ( “Her Voice over Boys”) live.
Solo una parola: MAMMAMIA!
Una delle atmosfere migliori mai create prima, un sound eccezionale, da sentire e ballare ad occhi chiusi.
Dietro gli HVOB si cela Anna Müller: La venticinquenne di Vienna che compone e produce la musica. La parte finale viene eseguita in collaborazione con Paul Wallner nel suo studio. 

Come concludere la giornata in bellezza? SCI+TEC Night Party al Kalypso e after!
DUBFIRE - CARLO LIO - SHADED live - APPARELL - GIANMARCO ORSINI - MISS SUNSHINE.

Che serata! Dubfire ci ha fatto ballare ore ed ore, ritmi che si infilavano nelle nostre testoline, bassi senza eguali, tracce stupende. Luci, colori, sound…un trip musicale dal quale nessuno voleva uscire. Sensazioni da pelle d’oca. TOP!



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Martedì 12 agosto

Tutti pronti per il Main Event?

PK night al Papaya: PAUL KALKBRENNER - PHILIPP & COLE - GIANMARCO ORSINI - WHITE BROTHERS.
Che dire…Paul è sempre Paul, ci fa ballare, cantare, commuovere, abbracciare, baciare…non ha bisogno di descrizioni…
Tutti a nanna con Sky and Sand nel cuore…cantata a squarciagola…scende la lacrimuccia…ma sembra di toccare il cielo con un dito.
E lui lassù, con la maglietta della Germania lo sa…bravo Paul!


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Mercoledì 13 agosto

Oggi ci aspetta un ritmo più “tranquillo” (a mio parere).

After Beach Party Wisdom of the Glove al Papaya.
Guy Gerber, con il suo party che ha scosso il Pacha d’Ibiza nell’estate 2013, fa ballare anche noi come solo lui sa fare. Bravo!
Prima di lui Ryan Crosson e Phil Weeks per un warm up coi fiocchi.

Per la serata un grande classico: CIRCOLOCO Night.
Art Department, Ellen Allien, Mano Le Tough, Andrew Grant, Boris Werner…si alternano in consolle per una serata all’insegna del “classico”.
Forse la serata più soft del festival. 


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Giovedì 14 agosto

BARKS (grande scoperta del 2013, il suo after dello scorso BARRAKUD dopo Kalkbrenner mi era piaciuto parecchio!) ci fa ballare all’After Beach Party.

Ma siamo proiettati alla serata, quella che per me è stata la migliore in assoluto, come sound ed energia: Ellum Audio Showcase.

Come spiegarlo? Il Papaya in totale trip musicale. Tutti sollevati dallo stesso ritmo, bombardati dagli stessi bassi.

Uno dietro l’altro: Gardens of God, Maceo Plex e Danny Daze per uno show unico e indimenticabile! BRAVISSIMI!

Si fa fatica a tornare a casa…le orecchie friggono, il cuore è ancora “sottocassa”!



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Venerdì 15 agosto

Marco Faraone fa esplodere il dancefloor: orgoglio “made in Italy”! Come sempre una garanzia.

La serata prosegue con Adam Beyer, ma causa viaggio di ritorno imminente dobbiamo rinunciare alla serata. Peccato.

Ottimo BARRAKUD 2014, forse migliorerei qualche cosa ma nel complesso un festival che unisce ottima musica, locali e mare.

Ne vale la pena!


Articolo di Giulia Richetta



martedì 5 agosto 2014

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Ben Khan

“Tirare le conclusioni prima di un vero e proprio debutto è una di quelle mosse azzardate che talvolta coinvolgono nella speranza di aver finalmente trovato qualcosa di nuovo e diverso”



Se ci mettessimo tutti insieme a ragionare su come la musica si stia muovendo in questo 2014, che cosa si stia evolvendo, quali siano le influenze maggiori ed in termini di permanenza, vincenti, molto probabilmente finiremmo per fare gli stessi nomi che ci accompagnano ormai da diversi anni, sulle stesse frequenze, con gli stessi input e le medesime influenze.

Paradossalmente, le poche occasioni di trovarsi di fronte a qualcosa capace di destar stupore, stanno sempre più frequentemente arrivando dai giovani, dai molto giovani, che lentamente ed in un modo estremamente crudo stanno ridestando quella potenza musicale delle generazioni rivoluzionarie.

L’artista che ha più catturato la mia attenzione in questi giorni, e più precisamente sto scrivendo questo articolo a 4 giorni dall’uscita del suo primo EP si chiama Ben Khan, è di Londra ed ha 22 anni.

Entriamo un pò più nello specifico di Ben innanzitutto chiarendo che non è un compositore di musica elettronica ma bensì un cantante e chitarrista R and B, per sua stessa ammissione non si sa bene da dove e come abbia preso forma il suo EP intitolato “1992” che possiede invece le caratteristiche di un album molto synth.
Dalle rare interviste che si possono trovare, si dilegua dicendo: “ho cercato di mettere le mie influenze hip hop ed R and B in qualcosa di più intenso”

E bravo Ben.



Le quattro tracce che compongono l’album, sono nell’insieme perfette, sensuali, rotonde e a cavallo tra molti stili musicali mantenendo ciò nonostante una integrità ed una concretezza di alto livello, i suoni vengono mantenuti vivi spesso da chitarre distorte che donano unicità all’intero lavoro.

Youth: la prima traccia è una ottima intro all’evoluzione dell’EP, molto noisy;
al contempo i corali mantengono una partitura classica hip hop e sebbene il cantato sia invece più melodico, il rullante prevale sulla cassa e nel complesso si trasforma in una traccia lineare e ben composta.

Savage: è stata la prima che ho ascoltato e che mi ha fatto conoscere questo artista ed è stata decisamente amore a primo ascolto, potente ed elegante.

Eden: da questa traccia viene fuori l’intensità che Ben ha voluto dare al suo intero lavoro,uno spassionato contributo ai suoni dei synth, voce pulita, insomma ..chapeau.


Drive (pt.1): come le altre tracce, anche questa conserva una sfera di ritmiche noise ed intense, talvolta spezzata da solfeggi di chitarra tremendamente sexy nella struttura avvolgente.


Quello che ci possiamo attendere da questo Ep altro non è che il debutto di un artista giovane, giovanissimo...al servizio di quello che è il più affascinante dei lati umani,
l’arte.

Scritto da Manuel Domo Giacometti


martedì 22 luglio 2014

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Kappa FuturFestival 2014 - Diary



Maceo Plex - Main stage - Day 1
Tony Humphries - Dora stage - Day 1

The Martinez Brothers + DJ Sneak - Dora stage - Day 2

Soul clap - Dora stage - Day 1
Tale of us - Main stage - Day 2





martedì 8 luglio 2014

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24HSP#28 - Frankie Dep

Dopo le attenzioni dedicate al djing più puro torniamo a regalarvi il podcast del giovane produttore e dj di Torino, Frankie dep, che con la sua dedizione e il suo amore per l'house sta contribuendo tra gli altri a rendere il capoluogo piemontese sempre di più la capitale d'Italia della nightlife. 
La sua selezione è un misto di casse spezzate alla Night Slugs miscelate ad alcune note e bassi più tipici invece della scuola di mister Vonstroke, il suo mix poliedrico e tribale ma ricco di parentesi minimal.
Tra le prime release di Frank troviamo già alcune tracce per 100% pure, Audio Safari e Natura Viva...attualmente tutte label di livello e particolarmente seguite dagli amanti del genere. 



mercoledì 2 luglio 2014

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Preview - Kappa FuturFestival 2014


Manca poco all'inizio del più importante festival techno in Italia. 
Stiamo ovviamente parlando dell'edizione 2014 del KAPPA FUTUR FESTIVAL che si svolgerà a Torino nel weekend del 5-6 Luglio.
La location é sempre la futuristica struttura del Parco Dora a pochi minuti dal centro della città. 


Torino purtroppo non smette di essere associata alla vecchia città industriale della Fiat, ma ormai esiste ben poco del capoluogo Piemontese legata al grigio e al fumo delle fabbriche. Questo é un chiaro esempio di riqualificazione urbana che ha reso il Parco Dora (ex ferriere Teksid) una delle location più particolari e affascinanti della scena nazionale. 


Sono previste più di 25.000 persone, da tutta Italia ed Europa per assistere ad una line-up che così forte non è mai stata. 
In soli due giorni potremmo ascoltare artisti del calibro di Richie Hawtin, Bloody Beetroots, Discolosure, Len faki, Marco Carola, Maceo Plex, Tale of Us,  Adam Beyer, the Martinez Brothers e molti altri.


Sul palco si esibiranno anche molti volti nuovi.
Potremo assistere infatti alle performance di Mano Le Tough. Nato nella terra della Guinness, l'Irlanda, per poi trasferirsi nella città della Weiss, Berlino.
Dalla capitale della techno, Detroit arriva invece il leggendario Omar-S, che nel suo ultimo album Thank You For Letting Me Be Myself ha espresso davvero tutta la sua anima.

Grande novità di questa edizione sarà poi la presenza del Red Bull Tourbus Stage, un palco mobile da dove potremmo ascoltare i migliori talenti piemontesi e nazionali. 
Da registrare la presenza degli LNRipleyprogetto di musica drum’n’bass torinese e di Raffaele Attanasio, giovane dj e producer techno napoletano.

Vestitevi leggeri e indossate il vostro paio di occhiali da sole preferiti perché l'estate torinese incomincia con KFF.

Don't stop the party.


giovedì 26 giugno 2014

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Sōnar 2014 - Diary


Nonostante la crisi economica e il calo previsto in partenza, Sonar Barcelona 2014 ha riunito ben 109.000 persone, solo il 10% in meno dei partecipanti rispetto allo scorso anno.

Il festival ha avuto luogo in due locations diverse, Sonar de Dia (di giorno) accanto alla molto centrale Plaza de España e Sonar de Nit (di notte) posizionato a quattro chilometri dalla città. Sonar de Dia ha fatto la differenza arrivando a cifre record con oltre 52.000 persone che rimbalzavano dal sub-basso di Richie Hawtin e all’ exclusivo spettacolo Objekt di Plastikman. 


Durante il Sonar de dia James Murphy e 2ManyDJs hanno regalato un sound único mescolando alcuni brani disco con un nuovo sistema audio progettato da McIntosh caratterizzato da 50.000 Watt e 7 pile che circondava il pubblico con un suono davvero coinvolgente. Siamo stati lì. E 'tutto vero. 


Sonar ribadisce il suo status di modello di festival inimitabile. Con 155 artisti sul palco per più di 3 giorni e 2 notti, gli spettacoli hanno abbracciato dall’electronica pura alla più recente generazione in musica dance, cumbia, new disco, bass, slow house.

Un applauso speciale va a Nisennenmondai, un trio strumentale con sede a Tokyo, che compone suoni strumentali di punk grezzo e ripetitivo, dove il batterista ossessivo e ossessionato Sayaka Himeno porta l'atmosfera a un livello quasi techno.

Il Sonar non smette di ampliando la sua vocazione per la buona musica, di esplorare e proporre formati sperimentali, Sonar + D dispone di più di 120 attività rivolte al settore professionale. Sónar + D rafforza il legame tra creatività e tecnologia. L'incontro di 3.500 creatori, tecnologi, ricercatori ed esperti delle industrie creative e tecnologiche punta a crescere nei prossimi anni, lasciando che si incorporino nuovi partner pubblici e privati.


Un altro sviluppo importante di quest'anno è stata la nascita di SonarPLANTA, una nuova sfida nel mondo dell’arte. Il media art piece ecostituito da un muro di luce e suoni di proporzioni colossali: 6m x 36m, con specchietti laterali che le danno aspetto infinito. 


Una line-up da sogno quest’anno più che mai; tra i quali Massive Attack e Royksopp e Robyn, Daito Manabe, Woodkid, Nils Frahm, Macchina Varietà, Audion, Tarek Atoui, Ben Frost, Moderat, Matmos e Jon Hopkins, Nile Rogers e Trentemøller.


Sonar by Night? Rave Rave Rave. La parte diurna del Sonar finge di essere una tipica festa di campagna (acrilico falso erba); pur mantenendo una piacevole atmosfera si differenza totalmente dal Sonar by night dove si festeggiava in un hangar, un edificio con spazi enormi e bui. Un modo per accontentare tutti, hanno indovinato.

Tiga è stato l'artista di chiusura del festival che ha eseguito un ottimo dj set... Gente in delirio! Dal momento che non c'è festa rispettabile senza pioggia (come dicono gli inglesi) nell'ultima ora piovevano cani e gatti e il paesaggio che ci é stato offerto è stato epico ed emotivo.

Ci vedremo il prossimo anno per la 22esima edizione!!



Un ringraziamento speciale a Chiara Tiberto per la realizzazione di questo articolo
e a Vincenzo Castrogiovanni per le foto.