Barcellona, Febbraio, mare, sole 17 °C, Micro Mutek Festival.
Il volo Caselle-Girona è una certezza 25€ a/r, compagnia low cost,
più competitivo di un frecciarossa Torino-Milano.
Ma non perdiamoci in chiacchere, vi voglio raccontare il clima di festa
e di buone vibrazioni che si possono percepire in una città come Barcellona
durante l'edizione spagnola del MUTEK.
Dopo aver prenotato il volo per una vacanza "tranquilla" ho scoperto che dal 6 al 9
Febbraio si svolgeva il Micro Mutek Festival, quindi insieme al team di 24HSP decidiamo che non
potevamo farci scappare un occasione simile.
Il Mutek festival ha origini in Canada circa 13 anni fa, ispirato da musica e arti digitali.
A "Barça" lo troviamo in un formato ridotto, in unica data europea e per questo prende
il nome Micro MUTEK Festival, anche se alla fine dei conti non è poi così tanto Micro.
Cammino per Barcellona, e ho già ritirato al Convent Sant Agustì il mio braccialetto
fuxia con il quale posso accedere a tutti gli eventi del festival.
Il Convent Sant Agustì è un vecchio convento che è stato ristrutturato e viene utilizzato
per diversi eventi e presentazioni. In questa occasione è stato utilizzato dal festival come una vera
e propria sede dell'organizzazione e qui si sono tenute le principali interviste, conferenze e
installazioni audio-visive.
DAY 1
Purtroppo i giorni e il tempo a disposizione sono sempre pochi, ma riusciamo lo stesso
a presentarci all'inaugurazione del festival in (Estaciò De Francia). Sì, avete capito bene,
nella stazione dei treni di Barcellona. L'area che ospita l'evento è una vecchia area ristoro
della stazione utilizzata ancora oggi come bar, adibita per l'occasione ad ospitare la serata
d'inaugurazione. Immaginate di ordinare il vostro vodka-tonic appoggiati ad un bancone di
marmo bianco, soffitti alti, colonne barocche e Laurel Halo, magia!
DAY 2
Tenutosi all'interno del Club Moog a due passi dalla Rambla, ha visto alternarsi
Astroboyz, The Mole e Dewalta
DAY 3
Veniamo accolti in uno dei locali storici della città spagnola l'Apolo, conosciuto anche come
Nitsa Club (teatro/sala concerti e discoteca) per assaporare gli innovativi suoni
d'oltremanica di Jon Hopkins e Vessel.
DAY 4 _ last night
Sempre al Nitsa abbiamo potuto godere della serata finale del festival...
protagonista assoluto: Jeff Mills con il nuovo live "Jungle Planets".
Barcellona è una città che come sempre mi fa sentire a casa, il Micro Mutek è stato
un festival finalmente alternativo, dove si è voluta mettere in primo piano la conoscenza
della musica e delle arti visive, rendendola alla portata di tutti.
Un ringraziamento speciale a Valentina Adorni che ha realizzato per noi
le foto al festival.
Il volo Caselle-Girona è una certezza 25€ a/r, compagnia low cost,
più competitivo di un frecciarossa Torino-Milano.
Ma non perdiamoci in chiacchere, vi voglio raccontare il clima di festa
e di buone vibrazioni che si possono percepire in una città come Barcellona
durante l'edizione spagnola del MUTEK.
Dopo aver prenotato il volo per una vacanza "tranquilla" ho scoperto che dal 6 al 9
Febbraio si svolgeva il Micro Mutek Festival, quindi insieme al team di 24HSP decidiamo che non
potevamo farci scappare un occasione simile.
Il Mutek festival ha origini in Canada circa 13 anni fa, ispirato da musica e arti digitali.
A "Barça" lo troviamo in un formato ridotto, in unica data europea e per questo prende
il nome Micro MUTEK Festival, anche se alla fine dei conti non è poi così tanto Micro.
Cammino per Barcellona, e ho già ritirato al Convent Sant Agustì il mio braccialetto
fuxia con il quale posso accedere a tutti gli eventi del festival.
Il Convent Sant Agustì è un vecchio convento che è stato ristrutturato e viene utilizzato
per diversi eventi e presentazioni. In questa occasione è stato utilizzato dal festival come una vera
e propria sede dell'organizzazione e qui si sono tenute le principali interviste, conferenze e
installazioni audio-visive.
Purtroppo i giorni e il tempo a disposizione sono sempre pochi, ma riusciamo lo stesso
a presentarci all'inaugurazione del festival in (Estaciò De Francia). Sì, avete capito bene,
nella stazione dei treni di Barcellona. L'area che ospita l'evento è una vecchia area ristoro
della stazione utilizzata ancora oggi come bar, adibita per l'occasione ad ospitare la serata
d'inaugurazione. Immaginate di ordinare il vostro vodka-tonic appoggiati ad un bancone di
marmo bianco, soffitti alti, colonne barocche e Laurel Halo, magia!
DAY 2
Tenutosi all'interno del Club Moog a due passi dalla Rambla, ha visto alternarsi
Astroboyz, The Mole e Dewalta
DAY 3
Veniamo accolti in uno dei locali storici della città spagnola l'Apolo, conosciuto anche come
Nitsa Club (teatro/sala concerti e discoteca) per assaporare gli innovativi suoni
d'oltremanica di Jon Hopkins e Vessel.
DAY 4 _ last night
Sempre al Nitsa abbiamo potuto godere della serata finale del festival...
protagonista assoluto: Jeff Mills con il nuovo live "Jungle Planets".
Barcellona è una città che come sempre mi fa sentire a casa, il Micro Mutek è stato
un festival finalmente alternativo, dove si è voluta mettere in primo piano la conoscenza
della musica e delle arti visive, rendendola alla portata di tutti.
Un ringraziamento speciale a Valentina Adorni che ha realizzato per noi
le foto al festival.
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