martedì 4 giugno 2013

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Released this month, not in playlist :-) / 13


Robots are back
Pochi album sono stati così attesi nella storia della musica. 
Random access memories è il primo vero e proprio album firmato Daft Punk 
dopo quasi 8 anni di vagabondaggio. 
14 tracce registrate in studio con orchestra, un coro di “voci bianche” e un cast stellare che include Pharrell Williams, Nile Rodgers, Julian Casablancas e Giorgio Moroder. 
RAM rivisita e allo stesso tempo celebra le memorie musicali del duo, 
un chiaro ricordo che come tale ha una nota melanconica presente in ogni traccia. 
Ascoltandolo ci si accorge come vi siano varie influenze dal jazz, electro-funk, 
e il tutto sia una commemorazione alla dance nella sua funzione vitale.
E’ sicuramente stata una sorpresa per tutti coloro che si aspettavano un sapore più digitale,
elettronica allo stato originale propria delle funky machine più celebri e celebrate.
A parte un sintetizzatore modulare e alcuni vintage vocoders, 
RAM è lontano dal sound rivelatore di Homework 
che ha spazzato via qualsiasi regola della house dei tempi in cui fece la sua uscita.
Questo è di certo un album come pochi ormai ne escono ultimamente:
si ascolta tutto in una volta, come uno shot al bancone. 
Non annoia e scorre anche nelle tracce più lunghe come “Giorgio by Moroder”(9 minuti), 
gli arrangiamenti sono ricchi e magistrali, tecnicamente e strutturalmente è estasiante, 
i Dj son delle star come pure le collaborazioni con artisti colossali (Omar Hakim, Chris Caswell per citarne due).


Con questi ingredienti una torta non può venire cattiva per forza.
Eppure tutto sembra un prendere e rimasticare cose già masticate, anzi oserei dire digerite. Far rivivere i propri guru attraverso le proprie produzioni non dovrebbe trasformarli in una tribute band totalmente assorbita da un suono datato, anziché rielaborarlo con toni contemporanei, se proprio non innovativi.
Dopo tutto il marketing, i mesi di attesa del “esce, sì ma quando!?”, lo streaming a inizio mese, immagini iconografiche e poi..?
Un'operazione di marketing stellare con grandi nomi ha mascherato forse una mancata ispirazione 
per un attesissimo grande rientro di coloro che, anni fa,
 hanno scardinato le fondamenta dell’elettronica con geniali intuizioni sonore. 
Insomma qualcuno li ha ibernati 10 anni fa e scongelati ora?
Forse rimanere fuori dalla scene per tutto questo tempo ha fatto perdere loro
l'ambizione di cercare nuove ispirazioni e stupirci come con Harder better faster stronger.
Le chiavi di lettura possono essere diverse per giudicare questo album: il peggiore album dance della carriera dei Daft Punk se lo cerchiamo fra la musica elettronica, oppure la migliore produzione funky-jazz. 

In una recente intervista su BBC Radio 1 hanno rivelato che presto usciranno i remix di RAM,
e a rieditare l’album saranno loro stessi. 
Tutto rivisto in chiave più contemporanea, meno strumentale e 
potenzialmente qualcosa di fenomenale. 
Il primo remix è atteso per fine giugno e sarà di Get Lucky 
primo singolo e di gran lunga quello più orecchiabile dai clubbers mondiali. 
Speriamo che la genialità si concentri qui. 
Attenderemo, di nuovo, con ansia…o forse no.

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