venerdì 14 giugno 2013

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Interview / Anthea




Nel suo sound c'è il tocco underground dell'East London, le recenti vibrazioni berlinesi, ma soprattutto tanto talento. Un mix atomico che l'ha portata a suonare nei club più ambiti del globo. La sua determinazione, il suo continuo evolversi fra beat, bass e vocals l'hanno identificata come una fra le dj più' esigenti musicalmente parlando. Produttrice di livello internazionale, Miss Anthea, sta per pubblicare un'altra bomba su One Trax e vi è molto altro in canna per la sua carriera...
- Come ogni intervista che si rispetti ti devo chiedere cosa ha influenzato il tuo stile musicale e come si è evoluto in questi anni, data ormai la tua lunga esperienza come dj e producer.


In una recente intervista ho spiegato come il mio sound sia stato influenzato principalmente da Mr G, Babyford, Luciano (le prime produzioni), Loco Dice, Ricardo Villalobos e ragazze come Mayaan Nidam e Vera.


Le mie produzioni non si avvicinano molto alle loro, ma mi piace molto come questi dj e produttori abbiano fatto fare alla musica un passo avanti. Mi piace molto il sound rumeno, che per me è la deep house/ tribal. Sono sempre stata una gran collezionista di musica deep house, ma con la musica che suono mi concentro di più sulle basslines e sui beats, produzioni ridotte all’osso, minimaliste, io amo la musica fatta con gli strumenti!
- Recentemente ti sei spostata da un ambiente stimolante come quello della East-London a quello vibrante di Berlino, questo ha sicuramente voluto dire cambiamenti sia in termini di club scene, ma anche musicali con nuove collaborazioni come quella con Dana Ruh and Ann M Cazal con cui hai fondato la Brouqade Records…


Sì certo mi sono trasferita a Berlino per dirigere l’etichetta con le ragazze, e non mi sono voltata indietro, amo Londra, ho vissuto lì tutta la mia vita, ma Berlino ha un’energia diversa, mi sta piacendo molto vivere qui.


Puoi davvero darci dentro qui a Berlino, ma puoi allo stesso tempo rilassarti. In ogni caso ci sono molto possibilità, ed era questo l’importante dopo l’essere stata a Londra.
- Parlami di una delle tue ultime produzioni “Numb” che dovrà uscire su ONE TRAX, insieme a altre 4 tracce di tINI, John Dimas, Fernando Costantini e Alexander Kyosev..


Certo, bè, Numb era un progetto che è iniziato originariamente nel 2011 e si chiamava “I feel nothing”, a Hector piacque molto la traccia e mi ha chiesto di pubblicarla, ma ascoltandola un anno dopo, il testo mi è sembrato troppo negativo, dunque ho rielaborato la traccia e rovesciato le vocalità che erano le mie e ho creato Numb.


E’ stato bello condividere una release con gli amici. Son soddisfatta del risultato finale.
- Ho visto che ci sono parecchie date internazionali che ti aspettano nei prossimi mesi sparse fra Europa, Russia, Repubblica Ceca e un tour in Nord America, in passato ti sei esibita nei migliori club d’Europa e non solo crescendo in esperienza…cosa ne pensi dell’attuale scena dance?


Be è quasi sempre la stessa ovunque tu vada, ma sicuramente ogni Paese ha il suo vibe… “Italy- crazy crazy!!”


Recentemente sono stata in Perù e ho suonato laggiù due volte lo scorso anno, le persone là erano meravigliose, molto accoglienti and pronte a far festa.

Comunque sia suonare ogni settimana, con un buon sound system sicuramente ti aiuta a crescere come dj, capisci cosa funziona e cosa no, e questo ti aiuta ad essere costante e ad offrire il meglio!
- Cosa pensi che stia cambiando rispetto al passato dal tuo punto di vista di dj/produttrice e soprattutto amante della musica?
Il principale cambiamento sta nel modo in cui i promoters scelgono i dj che si esibiscono nei club: 10 anni fa tutto stava nel fatto di essere un buon dj con ottimi dischi, mentre oggigiorno la scelta ricade sul fatto che tu produca musica. Ciò ha fatto in modo che ognuno pensasse di dover produrre qualcosa, che in verità può essere un bene o un male. Molte persone sono entrate a far parte di questo mondo per le ragioni sbagliate, e hanno grandi aspettative. Tuttavia nessuno sembra avere la pazienza o la voglia di intraprendere questo cammino, tutti vogliono solamente i risultati.
- Come vedi il tuo futuro come dj/produttrice in questa prospettiva?
Ora come ora sono una produttrice da meno di due anni sotto il mio nome d’arte, Anthea, ma negli ultimi 5 anni ho avuto modo di avere alcune collaborazioni che mi hanno aiutato ad essere meglio conosciuta. Amo suonare e allo stesso tempo mi piace anche essere una produttrice, quindi spero di continuare a crescere in entrambi i campi senza fermarmi mai.

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