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    Domenica 13 Marzo dalle 14.00 alle 02.00, Villa Bianco. Line up: Giammarco Orsini (Zu, O300f Recordings, Heko Records), Crocodile Soup (RAINBOW), Mattia Fontana (Clique Club), Alex Dima, Munir Nadir, BSKRS, Paolo Macrì..

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    10th Edition - 31 October - Lingotto Fiere

mercoledì 17 febbraio 2010

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Costumi stylish

Fin dalla prima volta in cui vidi "Gangs of New York" di Martin Scorsese incominciai a soffermarmi sui costumi dei film che guardavo. Mi ricordo che mi aveva colpito molto il modo in cui Sandy powell aveva vestito quei criminali dell NY di fine '800. Erano curati e lontani anni luce dal modo in cui la gente si vestiva a quel tempo perchè modernizzati e riempiti di colore ma allo stesso tempo sembravano autentici.

Poi pochi giorni fa ho visto "Sherlock Holmes" di Guy Ritchie per cui la costumista, Jenny Beavan, ha usato la stessa tecnica e mi è venuta voglia di vestirmi come Watson (:-)). Pantaloni Zootie con fantasie particolari, giacche destrutturate di colori inusuali, velluto, righe colorate, cipolla, occhialini tondi scuri, acappelli a tesa larga e chi più ne ha più ne metta.


Ora ogni volta che guardo un film prima di ogni altra cosa guardo i costumi. Nero e Marko in Underground di Kusturica si differenziano dalla povertà delle Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale grazie al loro modo di vestire. Fiori sui cappelli, completi gessati, cravatte rosa e pochètte colorate.
Gonzo e Raoul in "Paura e delirio a Las Vegas" di Terry Gilliam senza il loro modo di vestire eccentrico e trasgressivo non sembrerebbero poi così matti. Il bocchino, la visiera di plastica, le bermuda e il calzettone bianco di spugna in vista costituiscono quel tocco in più che sa rendere Johnny Depp icona di stile anche nella sua mìse peggiore.
Poi ci sarebbero Parnassus e Spun e...mille altri film di cui parlare ma, per fortuna 24hoursmokingpeople non è solo questo.