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    Domenica 13 Marzo dalle 14.00 alle 02.00, Villa Bianco. Line up: Giammarco Orsini (Zu, O300f Recordings, Heko Records), Crocodile Soup (RAINBOW), Mattia Fontana (Clique Club), Alex Dima, Munir Nadir, BSKRS, Paolo Macrì..

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    10th Edition - 31 October - Lingotto Fiere

lunedì 27 agosto 2012

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Interview w/ The Clover


Come vi siete conosciuti e quando avete deciso di creare questo trio chiamato "The Clover"? 
Per lo più quando è nata l'idea di fondere la figura del dj con quella del bassista? 

Il progetto è nato nel 2006 in maniera spontanea grazie ad un legame di amicizia che si è creato negli anni del liceo, successivamente abbiamo deciso di condividere uno spazio dove poter dare sfogo alle nostre passioni e inclinazioni. Questa convivenza ci ha dato modo di confrontaci e di contaminarci quotidianamente gettando le basi del nostro progetto che aveva intenzione non tanto di fondere la figura del dj con quella del bassista, quanto di produrre musica che avesse innanzitutto un linguaggio personale in studio e una formula molto più dinamica, attraverso il live, fuori.

Perché il nome The Clover? Chi dei tre l'ha pronunciato per primo?

Avevamo trovato la nostra prima data “live”, (con un computer, suoni campionati su cd, il basso e poco altro) quando l’organizzatore della serata ci chiese cosa avrebbe dovuto scrivere sul flyer. Mentre eravamo ancora al telefono con lui decidemmo velocemente che il nome dovesse avere a che fare con la natura, che amiamo, e il primo che ci venne in mente e che in effetti rispecchiava anche la nostra composizione era il trifoglio.

I matrimoni sono cosa dura, figuriamoci a tre. Le tipiche litigate post-matrimoniali accadono spesso in studio o dietro la consolle? O siete un trio felicemente sposato? 

Se non ci fossero mai discussioni tra di noi probabilmente avremmo da riflettere sull’autenticità del nostro rapporto. Ciò che è importante è su cosa si discute e che questo serva per la crescita di ognuno di noi.

I vostri live set sono molto particolari, un bel mix tra analogico e digitale. 
Quali strumentazioni utilizzate e come vi suddividete i compiti? A proposito di digitale, cosa ne pensate dell'avvento della tecnologia all'interno del mondo musicale?

La tecnologia è sempre stata all’interno della musica: i pianoforti che diventano sintetizzatori, il contrabbasso che diventa basso elettrico e successivamente gli strumenti che diventano VST all'interno di un sequencer computerizzato. Tutti gli interventi citati rappresentano la convivenza della tecnologia con la musica, nonostante si prediliga all'unanimità l'analogico, la scelta della strumentazione che utilizziamo durante un live risponde ad esigenze di spazio e di comodità, ma quando é possibile cerchiamo sempre di dare priorità a quella analogica . L’idea di esibirsi live con computer e sintetizzatori, basso e campionatori, voce e processori di effetti esterni rappresenta questo compromesso. Ognuno di noi ha un compito ed un ruolo ben preciso all'interno del live e in base ad ogni singola traccia.



Quale è stata, diciamo così, la svolta alla vostra carriera da "The Clover" ? Forse la vittoria agli Challenge di Elettrowave '08 come best dj producers? Venite dalla focina di talenti italiani quale è la Bosconi Records, con quali artisti di tale etichetta siete in contatto e vi confrontate frequentemente? 

Queste due domande hanno dei punti in comune. L’esperienza di Elettrowave 2008 è stata sicuramente uno dei momenti più belli del nostro percorso come gruppo musicale, ma non abbiamo mai vissuto una vera e propria “svolta”, bensì una lenta e continua crescita. Proprio nel periodo del Challenge di Elettrowave entrammo in contatto con Fabio della Torre e Ennio Colaci, quindi con le radici di quella che attualmente è la Bosconi Records. Da lì abbiamo poi conosciuto tutti gli artisti dell’etichetta con i quali siamo in ottimi rapporti e per i quali abbiamo grande stima. Attualmente stiamo lavorando ad una intensa collaborazione con San Proper, con il quale ci siamo già esibiti ad Elita Festival a Milano e a Fiesta Privada a Roma con un live esplosivo!

Vi abbiamo da poco sentiti al We Are For Beat Music Festival vicino ad Imperia: impressioni e sensazioni a caldo? Già che siamo in tema di party. Quale è stata, a vostro parere, la miglior serata in cui vi siete esibiti? 

We Are For Beat Music Festival è stata una bellissima serata, nella quale abbiamo constatato l’impegno e la professionalità degli organizzatori. Abbiamo notato dettagli importanti, dallo spazio dato ai giovani dj alle video proiezioni, oltre al sound system di qualità con tecnici preparati. La miglior serata ovviamente non esiste perché ogni volta che si sale su un palco si provano emozioni diverse. Certamente quella di Imperia la annoteremo tra le belle esperienze!



mercoledì 22 agosto 2012

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24HSP#15 - Julien Sandre

Julien Sandre è un giovane dj e produttore italo/francese da noi
 fortemente voluto come protagonista nella nostra serie di podcast dopo aver assaporato alcune delle sue produzioni uscite tra l'altro su Hot Waves, Tsuba, One records, Morris audio e Dynamic.
In quest'ora di mixato, fatta esclusivamente per noi, si propone come un artista deep in grado di mischiare sapientemente "bangers" contemporanei con "classiconi" house senzatempo.
Spiaggia, mare, sole e profumi d'estate...

Forget the past...lose yourself.




1 - Shonky - Le Velour (Mr Fingers Underground Dub Remix) 
2 - Bicep - Don't 
3 - Paolo Rocco - Move Body Move Forward 
4 -Dyed Soundorom - Tapioka (Agnes Mix) 
5 - Dale Howard - Trickster 
6 - JMX - DOUBTING TOM 
7 - Julien Sandre - Deep MInd 
8 - Dj Duke - Blow Your Whistle (Edit) 
9 - George FitzGerald - Child 
10 - Rip Production - Work It 
11 - Paul Johnson - Hear The Music


lunedì 20 agosto 2012

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Interview w/ Adeline


Buongiorno Adeline,
finalmente ho il piacere di conoscerti.

Com'è cominciata la tua carriera?

Ho incominciato a suonare più o meno sette anni fa e da quel momento non sono mai più riuscita a mettere la musica da parte. Non ho mai pianificato una carriera musicale, un interesse si è trasformato in passione e poi in uno stile di vita che invariabilmente è diventato la mia carriera. 
Ho cominciato a suonare il piano quando avevo 8 anni, e poi la batteria, l'organo e il flauto.
In tenera età ho pure cantato in chiesa.
Negli ultimi anni invece ho partecipato ad  un radio show sulla radio nazionale svedese "P3" nel quale ero parte della giuria dance e ad oggi ho ancora in ballo un progetto a 4 mani chiamato Housewives insieme a La Fleur.

Quando hai realizzato che avresti fatto la dj?

E' successo. 
Quando mi sono laureata nel 2009 dovevo capire gioco forza cos'avrei voluto fare: 
suonare o fare l'impiegata da qualche parte ma siccome la musica era già una passione ed una carriera agli inizi, ho seguito il cuore.

Cosa ti ispira?

Non penso e lascio fare alla musica. E' la cosa più difficile da fare quando crei una traccia, liberarti da ogni pensiero. 
Non devi pensare, devi sentire ed io infatti lavoro sempre nel mio studio a casa perchè è dove  mi sento al sicuro e in grado di fare ogni cosa mi venga in mente. 
Allo stesso tempo trovo comunque un sacco di ispirazione durante i miei viaggi e riesco a lavorare bene magari anche in volo, sulla scia di tutte quelle cose nuove che ogni volta scopro quando salgo su un aereo e mi sposto da una parte all'altra.

Di quali artisti eri innamorata da piccola?

Da piccola piccola mi piacevano gli Ace of Base mentre più avanti ho avuto una folgorazione con i The Knife. 
Dance music, un amore che viene da lontano.

Qual'è il tuo modello di artista:

Quello che sanguina in pubblico.
Il verbo "sanguinare" forse è un po' forte però io amo gli artisti che lasciano parlare mente ed anima, quelli che fanno venire fuori la loro personalità infettando ed influenzando chiunque gli stia intorno.
Non c'è niente di più bello che ispirare gli altri aprendo la propria mente ai sogni propri e a quelli altrui.

Cosa provi nel guardare il pubblico mentre suoni?



Io amo guardare il dance floor. E' facile rimanere rapiti nello scegliere le tracce o mentre manovri  con il mixer ma io adoro stare in contatto visivo con le persone. E' divertente, quando ti impegni a coinvolgere il pubblico vieni ripagata da migliaia di sorrisi e la soddisfazione è inimmaginabile.

Qual'è il più bel party che ricordi?

Il ricordo più dirompente è il Rebelrave di quest'anno al Sonar. Il posto era decorato in maniera incredibilmente colorata da un collettivo parigino chiamato Gipsy Deluxe e in consolle c'era tutta la Crosstown Rebels. 
E' stato magico anche l'Eastern Electrics qualche settimana fa. Io ho suonato sotto la tenda della 2020vision e l'atmosfera che si respirava non posso descriverla a parole.

Chi è Adeline? Cosa fai nel tempo libero?

Innanzitutto voglio cominciare dicendo che sono una persona talmente positiva che io non mollo mai fino a quando proprio non ce la faccio più. Ho imparato ciò studiando matematica. A volte sono totalmente a pezzi, eppure trovo ancora l'energia per fare delle cose. Amo viaggiare a tal punto che la vita di tutti i giorni mi fagocita totalmente. Sono un imprenditrice, sono sempre impegnata a fare talmente tante cose che non riuscirei mai a lavorare alle dipendenze di qualcuno. Ho troppa fame di indipendenza e libertà.
Non ho mai avuto un hobby che non fosse la musica.  Mi piace andare in palestra per un break, fare yoga e nuotare. 
Pretendo di essere sempre in buona salute quindi mangio bene, faccio esercizi e (ovviamente) dormo bene!


Come è nato il tuo singolo più famoso, "Love handles you", uscito su Kindisch rec.?

Ho scritto questo pezzo molto tempo fa ed era una canzone, pop diciamo.
Ho semplicemente rivisitato la traccia in chiave contemporanea, adattandola al mio suono attuale.
Ogni tanto, come in questo caso, le tracce hanno bisogno di tempo per evolversi. 
E' una traccia molto speciale per me, una sorta di nuovo inizio.

Sei soddisfatta di te stessa?

Penso che questo sia il grande quesito della razza umana, spingersi fino al limite per poter un giorno dire di essere felici. Sono soddisfatta di tutto ciò che ho raggiunto e di come sono cresciuta negli ultimi due anni della mia vita ma ci sono molte cose che voglio ancora dire al mondo. 
Non so come farò tutto ciò che voglio fare però, ripeto, sono ottimista, ed un modo lo troverò.

Progetti futuri:

Al momento sto lavorando a delle collaborazioni con Lula Circus, Wildkats e con Delete dei Fur Coat. 
Sto anche lavorando su cose mie però...e sono in trattativa con un'etichetta che non posso citare per un solo EP. Uscirà verso la fine dell'anno.
Dimenticavo, suonerò un po' ovunque e farò un sacco di date naturalmente :-).
Me lo sento.

lunedì 13 agosto 2012

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La kikka / 11 - East London Movement w/ Matthias Tanzmann (Move on / ELM)

Ho scelto di vivere la notte perchè da piccolo avevo paura del buio 
e mi svegliavo ogni mattina incazzato alle 6. 
Ho scelto la notte perchè dormire è una perdita di tempo, perchè il giorno va bene per annoiarsi, 
perchè soffro di insonnia e perchè la musica, quella musica, mi ha dato modo di emozionarmi e di incontrare ogni persona che di volta in volta mi ha cambiato la vita... 
...rendendola bella.

MOVE ON _ EAST LONDON MOVEMENT


Next gig: 25/08/2012 w/ Davide Squillace




Testo: Michele Leoni

Thanks to:

Raffa
Maxine

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LLDLM#22_Cristopher Rau and Tilman Tausendfreund - Pea gravel

Cristopher Rau and Tilman Tausendfreund 
Pea gravel 
Pea gravel EP 
2011  
Hypercolour





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