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“Persa dentro a un puntino
e
moltiplicata da muri di specchi”
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"I want to live forever" è il titolo della sua mostra, proposta al PAC di Milano fino al 2 Aprile.
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Non solo visioni. Non solo allucinazioni e neppure solo deliri. Una ricerca puntuale e ossessiva sugli elementi perturbanti della percezione: pois, reticoli, specchi. Nella sua arte si scrive l’immagine che Yayoi Kusama ha esportato dal Giappone, conquistando l’America: un’immagine segnata dalle battaglie dell’impero civile, colorata dall’indagine sul ruolo della donna, attraversata dalla malattia mentale.
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recenti dipinti di carattere figurativo, in cui abbondano vermi, occhi e altre forme più indistinte che riflettono un’ossessione per la mortalità, oltre che per la solitudine e il vuoto, come Cosmic Space… le bellissime Pumpkin, la sorta di alter ego di Kusama… E fra tutte queste vivaci emanazioni, i sublimi dipinti della serie Infinity Net, comprendente il monumentale I Want to Live Forever, continuano a rappresentare l’irrappresentabile in un costante.
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