venerdì 12 marzo 2010

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YAYOI KUSAMA - la più importante artista giapponese vivente.


Thanks to Lara Casadei




“Persa dentro a un puntino
e

moltiplicata da muri di specchi”



"I want to live forever" è il titolo della sua mostra, proposta al PAC di Milano fino al 2 Aprile.





Non solo visioni. Non solo allucinazioni e neppure solo deliri. Una ricerca puntuale e ossessiva sugli elementi perturbanti della percezione: pois, reticoli, specchi. Nella sua arte si scrive l’immagine che Yayoi Kusama ha esportato dal Giappone, conquistando l’America: un’immagine segnata dalle battaglie dell’impero civile, colorata dall’indagine sul ruolo della donna, attraversata dalla malattia mentale.


Ecco ciò che possiamo scoprire di lei a Milano… alcune opere nuove, come i fiori simili a trifidi della serie Flowers That Bloom at Midnight, giganteschi e invadenti nella loro vitalità… Aftermath of Obliteration of Eternity, un’affascinante infinity room: in uno spazio scuro e vuoto, in cui entra lo spettatore, circondato da acqua, si schiude un miraggio luccicante, una miriade di luci dorate e scintillanti, che si riflettono una nell’altra all’infinito...




recenti dipinti di carattere figurativo, in cui abbondano vermi, occhi e altre forme più indistinte che riflettono un’ossessione per la mortalità, oltre che per la solitudine e il vuoto, come Cosmic Space le bellissime Pumpkin, la sorta di alter ego di Kusama… E fra tutte queste vivaci emanazioni, i sublimi dipinti della serie Infinity Net, comprendente il monumentale I Want to Live Forever, continuano a rappresentare l’irrappresentabile in un costante.


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