Negli occhi delle persone cogli la loro essenza.
E' esattamente questo ciò che ha provato a fare Irina Werning raccogliendo dagli album fotografici degli amici scatti della loro infanzia per poi replicarli a 10, 20 o 30 anni di distanza. Cogliere la parte intima di loro rimasta invariata nonostante lo scorrere del tempo.
Il progetto è molto semplice e allo stesso tempo geniale perché non c'è niente che caratterizzi di più una persona che non una sua espressione del viso.
Ognuno ha vite diverse, cresce e viene educato in maniera diversa, qualcuno è più fortunato e qualcun'altro meno. Non c'è scritto da nessuna parte chi o cosa diventerai ma nelle tue smorfie c'è qualcosa che rimarrà per sempre uguale.
Un semplice scatto, uguale ma a distanza di anni, dimostra ciò più di ogni ricerca sociologia o di antropologia.
Il bambino che sei, rimarrai...il tuo viso, come si muove, è qualcosa che non potrai mai nascondere. Tutto ciò è ugualmente inquietante e meraviglioso.
Quello che eravamo, siamo e saremo.
Per Fortuna c'è qualcuno che a sto mondo ce lo sa ancora dimostrare.
"I love old photos. I admit being a nosey photographer. As soon as I step into someone else’s house, I start sniffing for them. Most of us are fascinated by their retro look but to me, it’s imagining how people would feel and look like if they were to reenact them today… A few months ago, I decided to actually do this. So, with my camera, I started inviting people to go back to their future."
Irina Werning
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