giovedì 6 dicembre 2012

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Russell Whyte aka Rustie: suoni come spade di vetro

Russell Whyte, meglio noto ai più come Rustie, è un artista scozzese molto eclettico. Non lasciatevi ingannare dalla sua espressione da ragazzino sbarbatello perchè, quando meno ve l'aspettate, se ne esce con un pezzo dai suoni così potenti da togliervi il fiato.
Attualmente registra per la Warp Records (per la quale incidono artisti del calibro di Aphex Twin e Prefuse73). Le sonorità risultano molto influenzate dalla musica dubstep, farcite con suoni densi e melmosi (soprattutto per quanto riguarda i suoi lavori più vecchi, mentre in quelli più recenti tendono a diventare più limpidi), campionamenti da videogiochi 8bit, virtuosismi sonori che sfiorano il genere glitch (da alcuni definiti "aquacrunk") e una cassa che arriva sempre come una martellata. Questo è Rustie.
Schiacciare play con un suo disco nell'impianto è come catapultarsi in un videogame dalle atmosfere cupe e inquiete. Queste però tendono a diventare più allegre e giocose già nell'EP Sunburst, il quale, nonostante i suoni arditi, è più disteso. L'ultima sua fatica, l'ultimo livello del videogioco, verrebbe da dire, è Glass Swords: i suoni risultano cristallini e niente descrive meglio del titolo dell'album e della sua copertina l'idea che attraversa il disco.
La copertina dell'ultimo album di Rustie: "Glass Swords"
Insomma, se anche voi, come un personaggio di "The Legend Of Zelda" (videogioco dal quale Rustie ha campionato vari suoni), volete risalire dai bassifondi melmosi di una palude fino alla cima di una montagna innevata, difendendovi dalle insidie con una spada di cristallo, non avete che da ascoltare in successione i lavori del nostro Russell.

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