Sarà la crisi economica, la benzina alle stelle o tutti più ambientalisti,
eppure udite, udite la vendita delle bici in Italia supera quella delle auto.
Non ai tempi di “Ladri di biciclette", ma ora nel 2012.
eppure udite, udite la vendita delle bici in Italia supera quella delle auto.
Non ai tempi di “Ladri di biciclette", ma ora nel 2012.
La bici è easy.
Un buon sound nelle orecchie e schizzi fra le macchine sprezzante del traffico,
lasci spazio alla spensieratezza e ti fai la tua buona dose di libertà a pedali.
lasci spazio alla spensieratezza e ti fai la tua buona dose di libertà a pedali.
Ma c'è di più.
La cycle mania è un fenomeno dilagante.
La bici fa tendenza.
Contraddistingue chi la utilizza, identifica uno stile di vita.
Parla a gran voce di chi le sta in sella.
Fa sì che non si cada nella “depersonalizzazione ”metropolitana.
Ed è qui che vi è lo scarto tra semplice mezzo a oggetto di design,
da un “cosa” si salta a un “perché”.
La bici fa tendenza.
Contraddistingue chi la utilizza, identifica uno stile di vita.
Parla a gran voce di chi le sta in sella.
Fa sì che non si cada nella “depersonalizzazione ”metropolitana.
Ed è qui che vi è lo scarto tra semplice mezzo a oggetto di design,
da un “cosa” si salta a un “perché”.
La tendenza odierna la vuole minimalista, leggera e a scatto fisso.
La bici fissa è pura, essenziale ma al contempo sofisticata.
Nata come un mezzo autoprodotto,
ora la si ritrova tanto legata fuori dai locali trendy di Milano,
quanto davanti a uno dei pub di Shoreditch.
La bici fissa è pura, essenziale ma al contempo sofisticata.
Nata come un mezzo autoprodotto,
ora la si ritrova tanto legata fuori dai locali trendy di Milano,
quanto davanti a uno dei pub di Shoreditch.
Se non vi manca la fantasia telai, selle, pedali, ruote
penseranno loro a personalizzare il vostro mezzo.
Ma sopratutto faranno la differenza fra una bici insipida e una con del carattere.
E poi per dirla tutta, girare con un pezzo di design a due ruote
non lascia di certo indifferente nessuno.
Il mercato è florido: in molte città europee è ormai facile trovare
negozi specializzati in particolari modelli.
E l’artigianato italiano, anche in questo caso, la fa da padrone.
Notare qualcuno che sventra il traffico in sella a una Cinelli o
una Bianchi a Berlino o a Copenaghen inorgoglisce.
Più ci si addentrata nella tana del Bianconiglio, più si scopre quanto è profonda.
Si diffonde il Cycle Chic, termine coniato dal canadese Mikael Colville-Andersen,
che esalta il rapporto fra la bici e lo urban life style.
L’inaugurazione di un negozio diventa un evento che raccoglie una subcultura metropolitana.
Vincono i colorati mercatini dell’usato sugli asettici big stores,
prendono piede lavori come il bike messenger e
le alleycat race diventano eventi di larga partecipazione.
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