Sole, mare, una location
mozzafiato, migliaia di persone sorridenti, ma soprattutto la migliore musica
elettronica del momento.
Questi gli ingredienti per
uno dei festival più riusciti di fine estate.
Il Dimensions Festival.
Il Dimensions Festival.
6 - 9 Settembre 2012 / Forte di Punta Christo, Pola, Croazia.
Si può dire un night and day event.
Di
giorno, some soft music in spiaggia oppure ad uno dei boat
party.
Con le tenebre alle porte,
dalla spiaggia si passa alla fortezza. E non ci sono dubbi che il divertimento c'è stato.
Abbiamo le prove.
Abbiamo le prove.
L’esplosiva line up di quest’anno era da far
girar la testa a chiunque. Carl Craig, Little Dragon, Moodymann, Marcel
Dettmann, Ben Klock, Four Tet live, Scuba, Theo Parrish, Cassy, Dyed
Soundorom, Shackleton, Levon Vincent, Joy Orbison, Roman Flugel, Kode 9,
Pearson Sound, Mala, Mount Kimbie, Todd Terje, Surgeon, Floating Points, Gold
Panda, Ryan Elliot, John Talabot, Axel Boman, Kassem Mosse, Kyle Hall, Blawan,
Andrew Weatherall, 2562, Jimmy Edgar, Loefah, Pangaea, Midland,
Machinedrum, Objekt, Joel Mull, Nathan Fake, Boddika, Motor City Drum
Ensemble, Benji B, Huxley, Ben UF, Space Dimension Controller, Zed Bias,
Portico Quartet, Tom Middleton, Petar Dundov, Locked Groove, Pariah, Untold, Fatima
(live), Alexander Nut, Sigha, Funkineven e tanti altri.
In sintesi, molti dei migliori dj della scena techno,
deep house, dubstep e, drum and bass riuniti in un unico frangente.
State già rimpiangendo di non esserci stati?
No worries.
Un piccolo assaggio di cosa è stato il Dimensions 2012
ve lo abbiamo portato come souvenir.
Theo Parrish
Nato
nel 1972, cresciuto nella house music di Chicago, figlio della seconda
generazione di artisti emersi dalla scena underground di Detroit dopo l’esploit
della techno. I suoi set dinamici e spirituali, il suono ammorbidito da influenze
soul, jazz, e afro fanno di Mr. Parrish uno dei nomi più prestigiosi e rispettati
all’interno dell’ambiente elettronico mondiale.
Moodyman
Kenny
Dixon Jr., altro frutto dell’ambiente musicale della “Motor city”. Dopo molte
produzioni sotto la Planet E Records ha visto la sua ascesa musicale dapprima in Francia e poi altrove. E' famoso per il suo sound innovativo in cui la black music si fonde all' house. Spesso i suoi set sono
accompagnati da B- movies che proiettano la folla nell’innovativa scena rave
dei primi anni ’90.
Dyed Soundorom
Parigi.
Catapultato quasi per caso nella scena elettronica, l’energia della sua musica lo
ha portato dal famoso Rex Club di fine anni ’90 al Circoloco @ DC10 di cui è resident dal 2009. L’incontro con Den Ghenacia, proprietario
dell’etichetta Freak n’ Chic, è stato fondamentale per la sua carriera. Dopo un
breve split fra i due, ora sono di
nuovo insieme e con Shonky formano gli oramai famosi Apollonia.
Cassy
Il
primo approccio alla musica elettronica di Catherine Britton è come vocalist
per Elin (Autorepeat) su ‘Music Takes Me Higher’. Divisa fra la clubbing scene di Germania e Austria,
nel 2003 si trasferì definitivamente a Berlino dove iniziò a collaborare con
numerosi artisti fra cui Luciano, Riccardo Villalobos e Steve Bug.
Da un paio di anni è parte integrante del roster Cocoon.
Da un paio di anni è parte integrante del roster Cocoon.
Levon Vincent
Back to USA again, New York. All’età di 36 anni
Levon si sente musicalmente realizzato: produce, è proprietario della Novel
Sound label e si esibisce ogni week end in un club diverso in giro per il
globo. Non male per uno che viene dalla strada e ama lo skateboard.
Attentissimo alle critiche di ogni suo fan, meticoloso e ricercato nella selezione musicale.
Attentissimo alle critiche di ogni suo fan, meticoloso e ricercato nella selezione musicale.
Ivan, nostro inviato a Punta Christo ci ha lasciato qualche appunto:
“Che fare un festival fosse
una specialità britannica come il fish and chips lo si sa da un pezzo.
Alla
sua prima edizione il Dimension Festival ha vinto e convinto. Lo si può dedurre
dal fiume incessante di commenti di soddisfatti partygoers di tutta Europa che
ancora oggi invade blog e social networks. Nonché dai feedback di artisti che
hanno più festival alle spalle di quante partite abbia commentato Bruno Pizzul.
La
line up era mostruosa, fatta di artisti che per diversità di generi e
performances hanno disegnato un arco che ha sfiorato i 360 gradi della musica
elettronica.
Dalle
performance live strumentali di Little Dragon e Nicolas Jaar alla Dub Reggae di
Mala, dalla tech house groovosa di Dyed Soundorom, Cassy e del londinese Huxley
alla new disco di Todd Terje, con ampie pennellate di Uk bass e Garage di
Pearson Sound, Joy Orbison, Boddika e Ben Ufo, nel nostro Bel Paese, ancora non
dovutamente apprezzati, sfumando le potenti e lente vibrazioni di Motor City
Drum Ensemble in quelle gelide e teutoniche di Ben Clock e Marcel Dettman.
Poi
c’è chi come Theo Parrish, che quell’arco l’ha tracciato da solo, in un set di
3 ore da commozione. O chi come Moodymann, forse fiero della sua selezione
spaziale, nel bel mezzo del set finge di chiamare suo nonno al microfono. “We
got Detroit on the phone right here… Got my Granddad on the line… We’re havin a
party!”
Il forte, dalle cui rovine sono stati ricavati gli stage,
ha ospitato, quest’anno per la quinta volta il fratello maggiore del
Dimensions, l’Outlook. A parte per i due stage esterni,(uno è la spiaggia dove
si concentra la festa al pomeriggio), i dancefloors sono delimitati
lateralmente da muraglie di massi che riflettono il suono magistralmente, e
quando questo esce da sistems quali Funktion One, Martin Audio e Void, potete
facilmente immaginare gli effetti benefici che ciò ha avuto su di noi.”
Thanks to:
Ivan Busini
Danilo Di giacomo
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